Sesso nella Bibbia

L'Antico Testamento, pur non affrontando la sessualità come questione morale astratta, la inquadra principalmente all'interno del contesto della riproduzione e della continuità familiare. La procreazione, infatti, era considerata un dono divino e un dovere verso Dio, in quanto permetteva di perpetuare il nome e il lignaggio, rafforzando così il legame tra le generazioni e il popolo eletto. Norman Lamm, nel suo studio sull'Ebraismo biblico-talmudico, evidenzia come il matrimonio e la procreazione fossero fortemente valorizzati, in quanto considerati essenziali per la realizzazione personale e per la continuità del popolo ebraico. Tuttavia, la letteratura rabbinica presenta anche casi di celibato, seppur in numero limitato e spesso associati a particolari circostanze. Secondo quanto scritto da Tommaso d'Aquino nella Summa Theologiae, in quanto mezzo della riproduzione il sesso è considerato cosa fondamentalmente buona, come «dono buono» della creazione, e non come cosa in sé peccaminosa, anche se -come ogni elemento umano- esso può essere deturpato e svilito dall'uomo. Secondo quanto scritto da Giovanni Filoramo la Bibbia stabilisce quali sono le azioni che possono essere considerate perverse o non conformi ai principi religiosi: la bestialità (Es. 22,19[1]), la sodomia (Gen. 13,13[2], cfr. 19,1-11[3] 1 Cor. 6,9[4]), la prostituzione (Deut. 23,17[5] 1 Cor. 6,15-20[6]).

Come elemento umano (e non divino come nella religiosità cananea e greca, facendolo oggetto di miti e riti) il sesso è parte integrante della vita e della vocazione dell'uomo; il Cantico dei cantici, secondo gli studiosi contemporanei Claudia Camp, Phyllis Trible, Roland Murphy, Ellen Davis per esempio, non contiene solo l'affermazione della bontà terrena del rapporto sessuale, ma anche l'esaltazione della bellezza del corpo e dell'erotismo. In quanto espressione dell'amore nuziale, la sessualità è assunta dai profeti a simbolo dell'alleanza (il Libro di Osea ne è di esemplare figura), diviene cioè la via privilegiata mediante la quale si esprime tutta la ricchezza dei rapporti esistenti tra Dio e l'umanità. La predicazione di Paolo contesta perciò l'opinione secondo la quale la vita sessuale sarebbe al di fuori della vita spirituale (1 Cor. 6,13[7]). Del fatto che il rapporto sessuale sia parte integrante della vocazione dell'uomo è simbolo l'uso del verbo "conoscere" applicato non solo alla più alta realizzazione della comunione col Signore (Giov. 8:28,32[8]; 1 Cor. 13,13-12[9]), ma anche alla sfera dei rapporti sessuali (Gen. 4:1,17,25[10]; 1 Sam. 1,19[11]; 1 Re 1,4[12]; Mat. 1,25[13]). Ovviamente, nonostante il simbolismo, la Bibbia non esclude l'esigenza di una riflessione etica, che è tuttavia profondamente segnata dall'influenza dei vari contesti culturali. Di qui tutto il sistema rituale del «puro» e dell'«impuro». Quindi la sessualità compare frequentemente sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, con diverse leggi che lo regolano.

  1. ^ Es 22,19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ Gn 13,13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Gn 19,1-11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ 1Cor 6,9, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ Dt 23,17, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  6. ^ 1Cor 6,15-20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ 1Cor 6,13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ Gv 8:28,32, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  9. ^ 1Cor: 13,13-12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ Gn 4:1,17,25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ 1Sm 1,19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  12. ^ 1Re 1,4, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  13. ^ Mt 1,25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

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